Un’importante risorsa da conoscere
Secondo TheManifest, negli anni il panorama delle SME (small and medium enterprises, le PMI insomma) in merito all’uso del digital come canale di marketing è cambiato. Siamo passati da un 2014 in cui le aziende non erano per nulla soddisfatte della loro presenza on-line ad un 2019 in cui l’89% delle PMI ha dichiarato di investire in marketing e il 35% di preferire il digitale ai canali tradizionali.
In questo nuovo scenario il Social Media Marketing diventa un elemento trainante delle strategie digital. Sebbene non si abbia a disposizione un budget paragonabile a quello dei brand più blasonati, è comunque possibile creare una strategia di Social Media Marketing vincente grazie al fatto che la profilazione può essere molto precisa poichè si conoscono personalmente i clienti.
Alcuni consigli
1. Consulta un professionista
Sebbene possa sembrare semplice, creare una campagna social è una attività decisamente complessa e impegnativa in termini di tempo.
Sarebbe quindi opportuno affidarsi a dei professionisti del settore onde evitare di spendere inutilmente i propri soldi. uno dei problemi più grossi dell’approccio “FaiDaTe” è la moderazione. E’ necessario rispondere in tempi brevi alle richieste della propria clientela cercando di “filtrare” risposte o commenti poco piacevoli o maleducati.
2. Non sottovalutare i Social…ma non sopravvalutarli nemmeno
In medio stat virtus: non bisogna pensare che i social network siano canali accessori, marginali o ludici, che è possibile bypassare totalmente, ma nemmeno pensare che sia sufficiente avere poche centinaia di fan su una pagina Facebook per iniziare a “fare soldi”.
I Social non sostituiscono un piano di comunicazione e marketing ben fatto ma possono esserne una forte leva e vanno sempre integrati con altri strumenti e canali utili come MYWORLD: ad esempio, un buon contenuto scritto sul blog aziendale può diventare un ottimo post per le pagine Facebook, Instagram o LinkedIn – opportunamente declinato – ma anche un valore aggiunto per la newsletter e le attività di inbound marketing.
3. Monitoriamo i KPI
Lascia perdere i vanity kpi (like o condivisioni inutili) e concentrati sulle interazioni reali. Non serve avere migliaia di follower e nessuno interagisce nei post.
4. Non solo promozione ma anche engagement.
A proposito di contenuti interessanti e pertinenti per la propria audience, è bene evitare un atteggiamento molto comune, soprattutto per i piccoli marchi: rendere ogni singolo post della pagina un messaggio pubblicitario, commerciale, promozionale e autoreferenziale.
Crea una storytelling che coinvolga il tuo audience in modo da interagire con le persone, farle entrare nelle tue storie immedesimandosi.
5. Quali canali e quanto spendere
Un grande dubbio per ogni PMI che voglia posizionarsi sui social è: ma quali canali presidiare? Non tutti, è la prima risposta che ci sentiamo di dare. A seconda della propria fetta di mercato, sarà più indicato utilizzare LinkedIn, Instagram, Facebook, YouTube o TikTok. Un buon punto di partenza potrebbe essere osservare cosa fanno i propri competitor, soprattutto quelli considerati “ispirazionali”, cioè che sono già a un livello di maturità maggiore del nostro. Quali Social Media utilizzano? Quali pagine performano di più?
Altro elemento essenziale è capire che tipo di contenuti potremmo realizzare e, di conseguenza, a quali piattaforme siano più adatti e come potremmo declinarli per altri canali che ci interessano.
A questo punto, l’ultimo step è comprendere come investire anche piccoli budget in social ads e sponsored post può fornire un grande boost ai nostri contenuti.
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